Tra jazz e nuove musiche

Randy Weston African Rhythms Quartet

Giovedì 5 febbraio 2015, Chiasso, Cinema Teatro, 20:30

  • 05.02.2015, 21:30
Randy Weston

Randy Weston

  • RSI / Foto: Claudio Farinone

Nell’ambito di “Play 18!” - XVIII Festival di cultura e musica jazz di Chiasso
Una collaborazione con il Centro Culturale Chiasso

RANDY WESTON AFRICAN RHYTHMS QUARTET

Randy Weston pianoforte
T. K. Blue sax alto e soprano
Alex Blake contrabbasso
Neil Clarke percussioni

Un padre appassionato di cultura africana che gli fa abbandonare il basket per il pianoforte; una madre che lo inizia al gospel e al negro-spiritual; un’adolescenza immerso in uno stimolante contesto musicale; l’incontro con Thelonious Monk e la profonda amicizia con Duke Ellington che considera come secondo padre. Tutta la vita di Randy Weston è stata segnata dalla musica e dall’Africa.

Di lui ricordiamo i debutti nei primi anni ’50 con Kenny Dorham e Cecil Payne, il riconoscimento di Down Beat che nel 1955 lo nomina miglior pianista emergente, le successive collaborazioni con Booker Erwin e soprattutto con la trombonista e arrangiatrice Melba Liston, la passione per le culture africane, il lungo soggiorno in Marocco tra anni ’60 e ’70, i numerosi viaggi di studio che gli hanno permesso di approfondire le conoscenze della musica africana e di proporre - tra i primi – l’incontro fra il jazz e quelle che sono le radici più profonde dell’odierna musica afroamericana.

Oggi, più di cinquant'anni dopo, lo ritroviamo ancora ricco di vitalità creativa e ancor più ricco di un enorme bagaglio culturale fatto di esperienze, di studio, di esplorazioni musicali e geografiche. Il pianismo di Randy Weston può essere definito "monkafricano" non solo perché la lezione di uno dei suoi modelli prediletti - Monk appunto - e di Duke Ellington è evidente nel suo tocco, nel suo modo di approcciarsi allo strumento, ma anche perché più e meglio di altri ha saputo svelare l'intima essenza delle radici sonore del jazz. La sua musica incarna il più autentico humus afroamericano e continua a distillare inesauribile linfa vitale proprio da un’approfondita ricerca sugli stretti legami fra il jazz e il Continente Nero, che negli anni ha dato vita ad entusiasmanti avventure come quella con i Master Gnawa Musicians, depositari di una delle più antiche, affascinanti e misteriose tradizioni del Marocco. I suoi African Rhythms hanno ancora molto da dire e lo fanno anche in questa versione di quartetto, guidati dallo spirito mai domo di un indagatore sonoro per molti versi inimitabile.

Vedi anche: randyweston.info

Concerto diffuso in diretta sulle frequenze di Rete Due
Programma con riserva di modifiche

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