Componenti del presidio di Forza Nuova davanti alla ex caserma
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Botte italiane

Alcuni episodi di violenza scuotono l’Italia chiamata al voto il 4 marzo

  • rsi
  • 22.2.2018
  • 34 min
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In Italia la campagna elettorale sta scaldando sempre più gli animi, portando alcuni ad usare altre armi oltre alle parole. Mentre un militante di Potere al Popolo è stato accoltellato mentre attaccava manifesti a Perugia, il responsabile provinciale del gruppo di estrema destra Forza Nuova è stato bloccato, legato e pestato a sangue a Palermo. Inoltre, sempre martedì sera, una trentina di persone si è presentata all’ingresso degli studi televisivi de La7 durante la registrazione della trasmissione “DiMartedì”. Alcune di loro sono riuscite ad entrare all’interno, chiedendo di partecipare alla puntata. In questo caso però non ci sono stati episodi di violenza. Il clima resta comunque teso. C'è di che preoccuparsi? Si tratta di un ritorno degli estremismi politici di destra e di sinistra? Che valore dare nel 2018 ai concetti di fascismo e antifascismo? Quali antidoti utilizzare per contrastare il fenomeno? In che misura questi episodi potranno influenzare il voto italiano?

Ne parliamo a Modem con:
Pietro Castelli Gattinara, politologo e ricercatore al Centro di studi sull’estremismo dell’Università di Oslo;
Lutz Klinkhammer, storico dell’ Istituto storico tedesco di Roma;
Sorgi Marcello, giornalista ed editorialista de La Stampa e Marco Tarchi, politologo e docente alla facoltà di scienze politiche dell'università di Firenze.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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