A Catanduanes (foto), un residente ha descritto sempre ad AFP onde violente che hanno fatto “tremare il suolo” quando hanno colpito la diga
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Clima: ultima chiamata

Nella lotta al surriscaldamento globale, la COP30 rischia però di fallire

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In Brasile si apre oggi la 30esima conferenza Onu sul clima. Si svolge a Belem, in Amazzonia, “polmone del mondo”; giunge a 30 anni dal Vertice della Terra di Rio che diede inizio alla lotta internazionale contro il riscaldamento climatico e a 10 anni dall’accordo di Parigi che tracciò la via per affrontare il problema.
Insomma, luogo e anniversari avrebbero potuto farne un appuntamento importante; verosimilmente ancora una volta non lo sarà: la comunità internazionale resta distratta da altre priorità.

Cosa aspettarsi allora da questo vertice? E che cosa dire di una transizione energetica certamente avviata e che ha raggiunto risultati importanti, ma anche confrontata con mille ostacoli e rallentata da numerosi fattori, ultimo in data il ritorno alla Casa Bianca del “negazionista climatico” Trump?

Ne discutiamo con:

Emiliano Guanella, giornalista in Brasile
Emanuele Bompan, geografo, direttore responsabile della rivista Materia Rinnovabile
Barbara Antonioli Mantegazzini, economista, professoressa USI e Supsi, vicedirettrice dell’Istituto di ricerche economiche

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