Il 111esimo sindaco di New York è un uomo di 34 anni, musulmano chiita, di origine indiana, nato in Uganda e politicamente un socialista, in corsa per il partito democratico. È lui il nuovo sindaco della capitale finanziaria del mondo, Zohran Mamdani, il suo nome. Si è imposto con un programma che in gran parte mira a ridurre l’impatto del costo della vita e a migliorare i servizi pubblici. Alle urne non si è andati solo a New York. Si è votato in diverse altre città e soprattutto lo si è fatto anche in due Stati, la Virginia e il New Jersey. E anche qui si imposto il partito democratico, ad imporsi due donne, dal profilo più centrista rispetto al nuovo sindaco di New York, saranno loro le nuove governatrici di questi due stati della Costa Est del paese. E anche questa non è una buona notizia per Donald Trump, al suo primo test elettorale, un anno dopo la sua vittoria su Kamala Harris e il suo ritorno alla Casa Bianca.
Ne discuteremo con:
Elisa Volpi, docente di scienze politiche alla Franklin University di Lugano
Mattia Diletti, professore di sociologia all’Università della Sapienza di Roma, specialista di politica statunitense
Andrew Spannaus, giornalista e analista, docente di storia economica degli Stati Uniti alla Cattolica di Milano
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