A novembre due votazioni che riguardano modifiche del Diritto di locazione in Svizzera. Per la maggioranza del parlamento si tratta di un’opportunità per avere regole più chiare. Per i contrari, che hanno lanciato il referendum, è invece l’ennesima scusa per dare più potere ai proprietari e aumentare gli affitti. Nel mezzo la posizione del Consiglio federale che, a norma di legge, è oggi chiamato a difendere quanto deciso dal parlamento. Va però ricordato che prima del dibattito alle camere si era detto contrario all’introduzione di queste modifiche.
Il primo oggetto sul quale il popolo sarà chiamato ad esprimersi, riguarda l’inasprimento delle norme che regolano i casi di subaffitto. Uno strumento per evitare gli abusi, che passa dall’obbligo di fare domanda per iscritto al comunicare tempestivamente ogni tipo di cambiamento, alla possibilità di rifiutare subaffitti di più di due anni.
Il secondo oggetto in votazione mira a facilitare la disdetta data agli inquilini quando il proprietario fa valere l’uso proprio, ovvero quando ha bisogno dell’appartamento per sé o per qualcuno a lui vicino. Attualmente, il bisogno proprio deve essere “urgente”, in futuro, sarà sufficiente che sia “importante e attuale”.
A dibattere a Modem su queste due modifiche di legge, sulle quali voteremo il prossimo 24 novembre, ci saranno:
Simone Gianini, consigliere nazionale ticinese PLR
Carlo Sommaruga, consigliere agli stati ginevrino PS e presidente dell’Associazione svizzera degli inquilini
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