L’arte del tessere non può e non deve scomparire, ma per la Società Cooperativa Tessitura Valposchiavo si è decisamente chiuso un capitolo. L’assemblea dei soci di martedì scorso ha infatti dato mandato per aprire le porte a un liquidatore che accompagnerà la chiusura programmata dell’attività. Nella stessa serata è stata anche annunciata la nascita di un gruppo di lavoro che si adopererà per la salvaguardia di questa attività artigianale inserendola in un contesto/progetto che possa risultare vincente anche sui tavoli delle istituzioni cantonali e federali. Si torna a parlare di filiera del tessile, quindi, e soprattutto della lana autoctona grigionese. Ci vorrà del tempo e certamente nulla sarà come prima, ma per i telai a sud del Bernina non è ancora tempo di fermarsi.
Del resto, la Valposchiavo non intende rinunciare a questa preziosa arte che seppur di nicchia è patrimonio condiviso dall’intera comunità. E tra le prime proposte concrete registrate dopo l’SOS lanciato a gennaio, c’è quella di una dipendente che si dice disponibile a mettersi in gioco.
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