Per la prima volta nella sua carriera, che quest’anno gira la boa dei 25 anni, il musicista e autore ticinese Christian Schwarz pubblica musica con il suo nome vero, aggiungendoci anche il secondo, quindi Christian Micaël Schwarz .
Cambia il biglietto da visita ma non cambia l’essenza: in un quarto di secolo di musica (in alcuni momenti messa in pausa perché la vita è piena di stimoli) Cristian Micaël Schwarz è sempre stato un esempio di coerenza artistica.
Zodiac Project, Trace Elements, Sound Vision, Freaky Farm, per citarne alcuni … Schwarz percorre da sempre sentieri alternativi e underground, addentrandosi spesso e volentieri nell’oscurità, dove possono celarsi la magia e l’inaspettato.
Visione, ispirazione ed esplorazione alimentate da una vita vissuta sempre al margine, al limite del bosco, molto lontana dalla frenesia urbana e molto vicina alla natura e all’energia degli elementi, promuovendo lo scambio, il barato e il concetto di autosufficienza.
Siamo andati a trovare Christian Micaël Schwarz nella sua casa Malcantonese, in occasione dell’uscita di “Terminal Speed”, la sua prima produzione solistica. È stata una ghiotta occasione per tastare il polso a un fine osservatore e pensatore, uno degli artisti più consistenti della nostra realtà musicale, e per fare slalom tra i paletti di una colonna sonora iniziata alla fine degli anni 90 .
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