Quelle rassicuranti parole di Guy Parmelin: partiamo da questa speranza per il nostro Paese e la nostra società. Non è vero che non esistono più i politici di una volta. In un’epoca in cui l’instabile e incerto scenario geopolitico internazionale ci offre continui motivi di inquietudine e costanti e preoccupanti minacce da autocrati che destabilizzano le nostre democrazie europee, le prime parole (fra l’altro in italiano) pronunciate ieri dal nuovo e plebiscitatissimo presidente della Confederazione sono rassicuranti e dimostrano che vi sono ancora delle persone di buon senso, capaci di mediare e che s’impegnano per la collettività. Il discorso davanti all’Assemblea federale di un pragmatico, acclamatissimo e forse troppo sottovalutato Guy Parmelin sono state chiare: «La nostra epoca richiede determinazione, lungimiranza, coraggio e speranza. Il nostro grande progetto non deve tuttavia essere l’egoismo, ma la difesa del dialogo, della dignità umana, della giustizia e dell’equità. Sono questi i veri baluardi contro la violenza, gli squilibri e le frustrazioni». Dialogo, dignità umana, giustizia ed equità: sono valori importanti e noi svizzeri/e dobbiamo essere orgogliosi che il nostro presidente della Confederazione si e ci ricordi che sono queste le basi per costruire e garantire uno Stato che non si dimentichi di nessuno, con un occhio attento agli squilibri e all’applicazione delle leggi. La Svizzera è e deve rimanere questa, con l’elezione o il rinnovo dei/delle “ministri/e” del Consiglio federale che, ogni anno, è sempre un prezioso ed emozionante rituale e, nel contempo, un significativo e imprescindibile indicatore per valutare la salute delle nostre istituzioni e della nostra democrazia. A questo proposito, voi avete fiducia nel nostro Governo e nei nostri consiglieri federali? Ne parliamo con voi nella puntata odierna.