L’arte e le sue classifiche: i dipinti e le sculture hanno un valore maggiore rispetto a delle pietre preziose che qualcuno definisce “arte minore”? Mentre in Francia sono scattate le manette nei confronti di due persone, sospetti ladri del furto di gioielli avvenuto la settimana scorsa al museo del Louvre di Parigi, per un valore stimato di circa 88 milioni di euro, la clamorosa vicenda continua a far discutere e a porre interrogativi. Noi oggi partiamo da un recente articolo di Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera nel quale l’editorialista sostiene, in sintesi, che il Louvre è l’anima del mondo e non è una pietra preziosa o una gioielleria e che il famosissimo ed enorme museo parigino è “la Gioconda e la Grande Galerie, dove si può camminare per quasi mezzo chilometro fra quadri di commovente bellezza tutti dipinti da italiani, da Giotto a Caravaggio passando per Piero della Francesca, Paolo Uccello, Raffaello, Tintoretto (che Sartre preferiva a Tiziano: il pittore di Venezia contro il pittore dell’impero). Il Louvre custodisce quanto di più nobile e grandioso sia stato pensato, dipinto, scolpito dagli uomini di ogni tempo. I «gioielli di Napoleone» sono solo pietre più preziose di altre”. Quindi aggiunge ironico Cazzullo: “Se le tengano i ladri”.
È ospite:
Paolo Blendinger, storico e critico dell’arte, gallerista, mercante d’arte e anche artista
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