“Ogni spesa in Ticino conta”: basterà questa ennesima campagna della DISTI, l’Associazione dei grandi distributori ticinesi, per sensibilizzare i/le consumatori/trici e per rilanciare la spesa in Ticino? Il commercio online e il turismo degli acquisti sono, oramai da parecchio tempo, fra i concorrenti più agguerriti di un settore che, ancora una volta, conta sul sostegno della popolazione. Martedì scorso, in una conferenza stampa per lanciare questo nuovo appello, la grande distribuzione ticinese si è detta preoccupata. Il commercio, che vale quasi il 15% del PIL cantonale, mostra segnali di stagnazione: un malanno a cui la DISTI vuole porre rimedio con, appunto, una nuova campagna di sensibilizzazione che punta a valorizzare il commercio ticinese, in un’epoca in cui -ma la questione è nota- il commercio in rete e il turismo degli acquisti stanno sempre più creando una forte e spietata concorrenza al commercio tradizionale. Un invito moderato, che non vuole “demonizzare nessuno”: sono state queste le parole ai microfoni del Quotidiano del presidente della DISTI, Enzo Lucibello, che ha sottolineato che si vuole “sensibilizzare sull’importanza del commercio in Ticino: non è esportabile, bisogna cercare di difenderlo il più possibile”.
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