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La consulenza

Anziani al volante, fra sicurezza, visite mediche e rinuncia spontanea alla patente

  • 05.05.2025
  • 55 min
  • Antonio Bolzani
  • Imago Images
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Anziani al volante: quando è consigliabile appendere le chiavi dell’automobile al chiodo, ovvero quando è meglio rinunciare a guidare, e quando, invece, si può continuare a circolare? La rinuncia all’automobile rappresenta una decisione importante e non facile da prendere, perché per molte persone anziane la patente coincide con il concetto di libertà, abitudine e indipendenza. Spostarsi in autonomia è sia un diritto sia un’esigenza: ma fino a quale età è giusto guidare? Ne parliamo nella consulenza odierna, cercando di darvi qualche utile suggerimento per una valutazione oggettiva e qualche chiave di lettura su un tema che spesso suscita emozioni contrastanti. Partiamo da alcuni numeri che si riferiscono alle statistiche dello scorso anno. La premessa è l’invecchiamento demografico che vede e vedrà sempre più numerosi gli anziani conducenti sulle nostre strade. Chi è più pericoloso al volante, il giovane oppure l’anziano? In Svizzera quasi un quarto degli incidenti è causato da chi ha più di 65 anni, ma in termini assoluti sono i giovani conducenti che provocano la maggior parte dei danni gravi. Dal bilancio pubblicato recentemente dalla Gendarmeria cantonale ticinese emerge però il coinvolgimento crescente di persone anziane negli incidenti mortali e ciò rappresenta una tendenza osservata sin dalla fine degli anni Novanta. Al 31 dicembre 2024 sono 32’274, nel Canton Ticino, i conducenti over 75 che hanno mantenuto la loro licenza di condurre. Da quell’età vige infatti l’obbligo di sottoporsi ogni due anni alla visita medica “cantonale” di verifica dell’idoneità alla guida. Per quanto riguarda le rinunce spontanee, in Ticino nel 2024 sono stati 2’368 i conducenti che hanno spontaneamente rinunciato alla licenza di condurre. L’invecchiamento della popolazione si osserva anche nell’evoluzione di questo dato. Un quarto di secolo fa, nel 2000, le rinunce erano state solo 521. Quindici anni dopo, erano più che raddoppiate (1’386) e sono ancora salite negli ultimi anni: 1’509 rinunce spontanee nel 2020; 1’507 nel 2021; 1’489 nel 2022; 1’636 nel 2023 e, come scritto, un ulteriore aumento con ben 2’368 nel 2024. In ogni caso i numeri, forniti nelle scorse settimane alla RSI da Camorino, mostrano una significativa quantità di revoche della licenza fra i conducenti over 75: nel 2024 sono state 630. Di queste una importante percentuale -circa il 40 per cento secondo una proiezione in base al dato svizzero- sono costituite da misure adottate per motivi legati ad una certificazione o mancata certificazione obbligatoria dell’idoneità alla guida e quindi non legate a infrazioni stradali o per altre ragioni. Sono quindi grossomodo 250 le revoche imposte dal controllo medico. Fra l’altro a coloro che spontaneamente riconsegnano la licenza viene offerto un buono Arcobaleno/FFS. Fra i consigli per gli anziani che vogliono continuare a condurre l’auto in modo aggiornato e senza rischi nel contesto di un traffico costantemente in aumento e caotico e al volante di veicoli sempre più tecnologici e computerizzati, vi è la possibilità di seguire dei corsi pratici, emozionali, teorici e tecnici durante i quali si possono mettere alla prova i propri riflessi e le proprie attitudini mentali, psicofisiche e neurologiche e, nel contempo, verificare se lo stato di salute generale è tale da permettere di continuare a guidare. È poi importante che la decisione venga presa con cognizione di causa, con la consapevolezza sia degli svantaggi sia dei vantaggi; una scelta di questo tipo può avere un impatto molto forte e delle ripercussioni pesanti sulla qualità di vita e va quindi ben ponderata. I famigliari e i parenti, benché spesso molto -se non troppo- partecipi e coinvolti, possono aiutare e indirizzare l’anziano/a verso la strada migliore e più saggia… ma per avere un quadro più oggettivo e distaccato può servire l’opinione del medico di famiglia e una consulenza esterna di maestri conducenti specialisti.

È ospite Simone Cotti, psicologo specializzato in psicologia del traffico e responsabile del servizio ESS (Educazione Sicurezza Stradale) presso iQ Center SA.

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