La consulenza

Dal matrimonio al divorzio, spulciando tra le leggi e le statistiche

Con Antonio Bolzani

Divorzio, Anello, Fede nuziale, Separazione, Problema di relazione, Conflitto
34:09

Dal matrimonio al divorzio, spulciando tra le leggi e le statistiche, La consulenza 27.02.15

La consulenza 27.02.2015, 14:30

Nel 2014 in Svizzera c’è stato un aumento dei matrimoni e delle unioni domestiche registrate; il numero dei divorzi è invece diminuito. Lo scorso anno sono stati celebrati circa 41'200 matrimoni (+3,6 per cento) e 713 coppie dello stesso sesso hanno optato per l’unione domestica registrata (+2,9 per cento). Quest’ultima è cresciuta del 16,5 per cento tra le donne. Dalla metà degli anni Novanta il numero di matrimoni si aggira attorno ai 40 mila all’anno. Dal 2006 si constata invece una flessione del numero di divorzi, sceso dai 21 mila del 2005 ai 16'500 dello scorso anno (-3,7 per cento). Il numero dei matrimoni è aumentato in tutti i Cantoni, ad eccezione del Ticino, di Svitto e di Nidvaldo. Partendo da questi numeri, nella consulenza odierna approfondiremo diversi aspetti giuridici, sociali, storici, emotivi e comportamentali che ruotano attorno e dentro il matrimonio e il divorzio, offrendo nel contempo con l’avvocato Daniele Joerg, specialista in diritto della famiglia e matrimoniale e in divorzi, dei consigli per sposarsi e poi per eventualmente lasciarsi nel migliore dei modi. Insomma, vi spiegheremo tutto quanto occorre sapere sul matrimonio: ad esempio, che cosa significa responsabilità verso il coniuge e verso i figli, che cosa occorre sapere e sbrigare prima; quali sono gli effetti giuridici e economici del matrimonio sul patrimonio e sui debiti. Con il regime dei beni si stabilisce, in effetti, che cosa appartiene a chi durante il matrimonio e come saranno divisi patrimonio e debiti in caso di divorzio o di morte. In Svizzera esistono tre regimi matrimoniali diversi: partecipazione agli acquisti, comunione dei beni, separazione dei beni. La procedura di divorzio e di separazione coniugale, invece, dipende dalla causa di divorzio. L'attuale diritto riduce a sole tre le cause (i motivi) di divorzio e separazione coniugale: su richiesta comune (art. 111 CC e art. 112 CC); su domanda unilaterale dopo due anni di vita separata (art. 114 CC); per rottura del vincolo coniugale (art. 115 CC). Se il divorzio non è litigioso, nel senso che i coniugi trovano un accordo su tutti i punti, sia sulla pronuncia del divorzio, sia sulle relative conseguenze accessorie (affidamento dei figli, autorità parentale, contributi alimentari, liquidazione del regime matrimoniale, ecc.), allora si sarà in presenza del cosiddetto divorzio su richiesta comune con accordo completo. Nel caso in cui i coniugi fossero d'accordo solo su alcuni punti (ad es. la pronuncia del divorzio, l'affidamento dei figli, ma non sui contributi di mantenimento), allora si sarà in presenza di un divorzio su richiesta comune con accordo parziale. Vi è poi la terza possibilità: quella del divorzio su richiesta unilaterale, quando i coniugi non si trovano d'accordo neppure sul principio del divorzio, ossia la volontà comune di divorziare.

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