I 25 anni di esistenza della Conferenza del volontariato sociale (CVS) ci offre l’occasione di parlare di questo elemento sempre più diffuso e necessario della nostra convivenza in società. Sono migliaia le persone in Svizzera che fanno volontariato e decine le associazioni che si creano per dare continuità, serietà e affidabilità alle diverse forme di aiuto agli altri, cioè a chi ne ha bisogno. Si tratta spesso di un “dare per avere”: chi fa volontariato dona il proprio tempo, le proprie competenze e attitudini ricevendo in cambio la riconoscenza e la gratitudine di chi beneficia dell’aiuto e del sostegno.
Quando nel 1994 i rappresentanti di diverse organizzazioni di volontariato diedero vita alla CVS si pensò soprattutto a valorizzare le esperienze e a creare occasioni di confronto tra persone ed enti attivi nel settore. Oggi con 50 organizzazioni iscritte la Conferenza del volontariato sociale si occupa in particolare nella Svizzera italiana di consulenze, sensibilizzazione e soprattutto di corsi di formazione per coloro che vogliono fare volontariato in modo serio e potremmo dire con un ossimoro “professionale”.
Perché il volontariato organizzato è troppo importante nella nostra società, in cui i servizi ai cittadini hanno costi sempre più onerosi per lo Stato, ed è troppo utile a chi lo fa e a chi ne beneficia per essere lasciato all’improvvisazione.
Ospiti:
Marilù Zanella coordinatrice della Conferenza del volontariato sociale
Anna Pedrazzini, vice-presidente Conferenza del Volontariato Sociale
Kate Erchegovic, coordinatrice volontari di Pro Senectute
Jocelyne Gaggini, responsabile della Scuola per la formazione di cani da terapia Delta per la Svizzera italiana
Maurizio Rusca, volontario a domicilio, per l’accompagnamento amministrativo
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