COP 27
Millevoci

L’altro volto della guerra (3./3)

A cura di Michela Daghini

  • Keystone
  • 22.11.2022
  • 51 min
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Adesso che all’emergenza climatica si è aggiunto il conflitto in Ucraina, l’ecologia planetaria merita più attenzione che mai. La situazione attuale è infatti ancor più delicata, lascia intravedere scenari nuovi e una nuova complessità. I suoi effetti (crisi energetica, mancanza di materie prime o di prodotti essenziali all’industria) oltre all’inquinamento dovuto a una serie di fattori, si aggiungono a quelli provocati dal riscaldamento globale, come la siccità, generando condizioni critiche sul piano sociale e politico. Che le materie prime potessero diventare un terreno di scontro era prevedibile. Ma non che venissero a mancare, insieme, gas, grano e acqua. Poi ci sono gli effetti del rincaro energetico sull’agricoltura globale e il debito sui paesi in via di sviluppo. Grano, orzo, mais, fertilizzanti, il conflitto ha intensificato i rischi alimentari che riguardano soprattutto il Sud del mondo. Un’altra questione peraltro al centro della recente COP27 è quella degli aiuti per il clima ai Paesi poveri. La crisi colpisce soprattutto i più vulnerabili, decine di Stati spesso già ad alto debito e senza le risorse necessarie per contenere i danni dei disastri naturali e che dunque rischiano il tracollo economico. È il così detto «loss & damage», che si aggrava ogni anno. Più in generale la questione concerne l’impatto del cambiamento climatico sui fenomeni geopolitici regionali e mondiali, nuove necessità, nuove ondate migratorie, e nuovi ulteriori conflitti. Sul tema interverrà il prossimo 30 novembre l’analista geopolitico Dario Fabbri, volto noto de La7. La sua conferenza, dal titolo Guerra in Ucraina e crisi ambientale globale. Legami e conseguenze, rientra nel ciclo di incontri pubblici Emergenza Terra, dedicato alla crisi ambientale e proposto anche quest’anno dal Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI. Ne parliamo con Dario Fabbri, saggista e divulgatore, già consigliere scientifico e coordinatore per l’America di Limes, la rivista italiana di geopolitica, e docente di geopolitica mediorientale alla Scuola di formazione del Dipartimento per le informazioni di Sicurezza, della Presidenza del Consiglio italiana; con Barbara Antonioli Mantegazzini, Professoressa all’Università della Svizzera italiana e Vicedirettrice Istituto di ricerche economiche IRE; con il filosofo Matteo Vegetti, Professore alla SUPSI, responsabile del ciclo Emergenza Terra e docente al Master in Geopolitica e sicurezza della Sapienza di Roma.

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