Tutto fermo e tutto chiuso fino a nuovo avviso; anzi, in molti casi: tutto annullato! Stiamo parlando delle tante proposte e dei vari eventi culturali della Svizzera italiana “cancellati”, a causa dell'emergenza sanitaria, dai cartelloni e dai calendari. La realtà artistica, musicale, teatrale e cinematografica, i musei e le pinacoteche si avviano verso la “fase 2”, un cammino pieno di dubbi, di incognite e di scenari che lasciano spazio a poche, pochissime, certezze.
Diversi sono gli interrogativi: quando e come ripartire? Cosa fare e come organizzarsi se, a certe condizioni, ci sarà, un giorno, il via libera da parte delle autorità? Quali disposizioni e quali norme saranno probabilmente obbligatorie? La necessità di mantenere la “distanza sociale” comprometterà alcune grandi manifestazioni culturali? Oppure potranno svolgersi soltanto a “porte chiuse”? Dovremo accontentarci di un’offerta che ci arriverà sempre di più sui nostri supporti tecnologici e in televisione?
Nella puntata di Millevoci facciamo il punto alla situazione, ascoltando le preoccupazioni e le speranze di chi, dietro le quinte, sta cercando di salvare il salvabile in prospettiva di un’offerta futura impossibile da immaginare e da pianificare.
Ospiti:
Michel Gagnon, direttore del LAC di Lugano
Jacky Marti, direttore di Estival Jazz
Nadia Dresti, direttrice di Ticino Film Commission
Christoph Brenner, direttore generale del Conservatorio della Svizzera italiana
Raffaella Castagnola, direttrice della Divisione della cultura e degli studi universitari del DECS
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