Da domenica 24 marzo a domenica 21 aprile 2019
La nostra ospite di oggi è venuta a trovarci con la sua chitarra, e questo già basterebbe a definirla una presenza assai preziosa per noi. Non solo, ma nonostante la sua padronanza dello strumento sia decisamente sopra la media, almeno in ambito cantautoriale, ha deciso di farsi accompagnare dal giovane quanto talentuoso chitarrista Pietro Posani. Cantante e cantautrice raffinatissima, Simona Severini può vantare una formazione poliedrica influenzata dal pop, dal jazz e dalla musica classica, con particolare riferimento al periodo rinascimentale. Il suo stile è quindi una sorta di originale crossover che abbraccia generi diversi, passa agilmente da canzoni di sua composizione ad azzeccate riletture di arie di Monteverdi e Purcell, fino a melodie di Brian Eno, Joni Mitchell o Gabriel Fauré, al quale ha dedicato il suo esordio discografico del 2011, La belle vie. Allieva di Tiziana Ghiglioni, ha esordito con Giorgio Gaslini e di recente ha partecipato al progetto Songbook di Enrico Pieranunzi: come dire, tre nomi che sintetizzano la storia del jazz moderno in Italia. Ha lavorato con cantautori come Pacifico e Ron e naturalmente con diversi altri jazzisti, da Enrico Intra a Gabriele Mirabassi passando per Antonio Zambrini. A dispetto della sua giovane età, l’artista milanese ha già alle spalle un buon numero di esperienze, tra le quali l’incisione di due canzoni di Lucio Dalla in quello che fu il suo studio, e in attesa di salutare il primo disco di sue canzoni originali la seguiamo volentieri in un itinerario sonoro che riflette il suo articolato universo creativo.
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