Ha dedicato una vita allo studio del rapporto tra economia e borghesia, risultati pubblicati in una imponente trilogia: Le virtù borghesi, Dignità borghese, Eguaglianza borghese (trilogia pubblicata in italiano da Silvio Berlusconi editore). I titoli spiegano in poche parole l’intero compito che la McCloskey ha deciso di intraprendere: rivalutare, nella storia dell’economia e delle società moderne, il ruolo che ebbe la borghesia.
Classe sociale disprezzata a lungo da artisti e intellettuali europei, ritenuta responsabile (con il capitalismo) della povertà finanziaria, dello scadimento morale, delle guerre, e non solo.
Da Platone a Trump, l’economista statunitense ci guida lungo secoli di stereotipi legati alla borghesia, inserisce il dubbio sul rapporto tra etica e mercati, ci illustra il legame tra dignità e libertà individuale, dallo sviluppo di idee e dall’innovazione. Oltre il capitalismo, oltre l’accumulazione, esiste una ricchezza dovuta soprattutto all’”invenzione del modo di inventare”.
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