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Dalla vita alla morte e ritorno a cavallo

Paralimpiadi, la storia di miss handicap Celine Van Till

  • 12.09.2016, 20:12
  • 07.06.2023, 23:20
Celine Van Till in gara

Sempre e comunque in sella

  • Reuters

Le Olimpiadi sono sempre ricche di storie incredibili, a maggior ragione lo sono le Paralimpiadi. Per chi si è ritrovato con un andicap dopo un incidente, lo sport è una delle chiavi per continuare a vivere. Per Celine Van Till importanti sono stati anche gli amati cavalli, nonostante proprio uno di loro le ha cambiato la vita per sempre, rendendola ipovedente, parzialmente tetraplegica e con problemi di equilibrio e concentrazione.

A 17 anni la ginevrina, appena integrata nella nazionale juniores di dressage, cadde durante uno stage in Germania e venne schiacciata dal suo cavallo Zizz. Trauma cranico, un mese di coma, un lento risveglio dopo il quale ha dovuto reimparare tutto: parlare, camminare, usare le posate tanto per iniziare, "come un bambino piccolo". Inevitabile la depressione per l'adolescente, che ha tentato due volte di mettere fine ai suoi giorni.

Ma rimontare a cavallo è stata la sua salvezza, e ora, dopo aver raccontato la sua storia nell'autobiografia "Pas à pas" (2011) e aver vinto pure il titolo di miss handicap (2012), a 25 anni Celine ha coronato pure il sogno di partecipare ai Giochi. "Il cavallo non è solo un mio amico, un partner nello sport, ma anche un eccellente terapeuta. Ogni volta che lo monto è una seduta di fisioterapia e di psicologia".

02:35

Paralimpiadi 2016, il servizio di Antonio D'Autilia con Celine Van Till (Rete Uno Sport Magazine, 12.09.2016)

RSI Sport 12.09.2016, 18:29

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