Irriconoscibile nell'inizio di finale di NBA, Stephen Curry si è risvegliato in gara-4 permettendo a Golden State di infliggere forse il colpo del ko a Cleveland, battuto per 108-97. Come spesso è capitato nelle ultime due stagioni il doppio detentore del titolo di MVP della stagione non è crollato sotto la pressione delle critiche, piovutegli addosso soprattutto dopo la sconfitta di mercoledì. Per lui 38 punti dopo che nelle prime tre sfide dell'ultimo atto ne aveva collezionati in totale "solo" 48.
I Warriors sono quindi in vantaggio per 3-1 nei confronti dei Cavaliers, e sono a un solo successo dalla riconquista dell'anello. LeBron James, al suo sesto ultimo atto della carriera, non ha intenzione di abdicare, ma ora servirà un miracolo, a partire da gara-6 in programma a Oakland: mai una squadra sotto per 3-1 è riuscita a capovolgere una serie di finale.