Nato a Mendrisio da padre italiano e madre rumena, Andrea Padula ha optato ormai da qualche anno di vivere una nuova esperienza in Romania, dove ha vestito la maglia del Craiova per due stagioni prima di passare in questa finestra di mercato all’UTA Arad. Nessuno meglio di lui, allora, può inquadrare la sfida di ritorno tra Cluj e Lugano, squadre desiderose di proseguire il loro cammino in Europa League accedendo al terzo turno preliminare. “Oltre ad essere una società che lavora bene, il Cluj è una squadra molto importante e con molto seguito, dunque i bianconeri dovranno aspettarsi un bel clima - ha detto il 29enne terzino - Le possibilità? Direi un 50% a testa, anche se solitamente in questi casi chi gioca in casa il ritorno ha un leggero vantaggio. Quel che è certo è che qui vogliono il passaggio del turno, lo dimostra l’ampio turnover proposto nell’ultima partita di campionato contro l’Arges Pitesti”.
Il calcio rumeno è in evoluzione, c’è tanta passione
Andrea Padula
La scelta di abbandonare il campionato svizzero e di tentare fortuna in Romania ha reso felice Padula: “Sono rimasto sorpreso, devo essere onesto, sia per la passione con cui si segue il calcio sia per la qualità del calcio. È vero, le squadre che possono permettesi investimenti importanti sono davvero poche, ma questo permette alle società di avere un occhio di riguardo per i giovani e di dar loro fiducia”. Cinque punti nelle prime tre partite con la nuova maglia sono un buon bottino, per iniziare. “Sì, siamo partiti con il piede giusto. Ora speriamo di poter continuare così, anche per i nostri tifosi che ci seguono in ogni stadio”, ha concluso l’ex Chiasso, Wil, Basilea e Bellinzona.
Il servizio con Andrea Padula (Rete Uno Sport 31.07.2025, 12h30)
RSI Sport 31.07.2025, 10:25
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