“Il mio compito sarà fare da collante tra centrocampo e attacco”

Questa sera il Lugano ospiterà il GC (in diretta su Rete Tre in Sport e Musica dalle 17h45) nella sfida inaugurale del campionato di Super League 2024-25. I bianconeri non potranno però contare sui gol del bomber sloveno Zan Celar dovendosi quindi affidare ad altri giocatori: “Non mi sono mai considerato un attaccante - ha dichiarato Mattia Bottani - Non mi sono mai focalizzato sul segnare, anche perché nel mio pensiero c’è più l’idea di giocare con la palla e cercare l’assist. Da qui il fatto che sono arretrato un po’ nel gioco, visto anche che abbiamo giocatori che sono più bravi di me nella finalizzazione”.

Una squadra e un modo di fare calcio che, a detta degli specialisti del pallone, potrebbe rivelarsi l’antagonista principale dell’YB per la corsa al titolo. “Fa piacere! Vuol dire che negli anni abbiamo dimostrato sia con il gioco che con i risultati di meritare questa nomea. La rosa è costruita per quello, il gruppo è rimasto invariato. Riuscire a competere senza infortuni e avere i giovani dello scorso anno con una stagione in più di esperienza è la base per ottere più risultati”, ha detto il 33enne.

Con l’addio al Lugano dello storico capitano bianconero Jonathan Sabbatini, la fascia e l’onere di vestirla è toccata al pupillo della città Mattia Bottani: “È speciale, l’avevo già indossata ai tempi di Zeman quando ero pure vice di Antoine Rey. Adesso essere il primo capitano ti responsabilizza ed è un piacere, a testimonianza del buon percorso fatto. Per me è un orgoglio”. Il nativo di Sorengo, alla 16a stagione tra le file dei luganesi, sarà inoltre il capitano di tanti giovani di qualità: “I nuovi arrivi si sono messi a disposizione del gruppo, negli ultimi anni il livello dei nuovi innesti è sempre stato alto e pronto all’uso. L’ultimo arrivo Mattia Zanotti ha già dimostrato di essere il migliore nel suo ruolo”, ha concluso il trequartista.