“L’obiettivo è ricreare lo stesso spirito di una famiglia”

Natal, 24 giugno 2014: l’Uruguay vince 1-0 ed elimina l’Italia dal Mondiale brasiliano. Da quel momento gli Azzurri ai Mondiali non ci sono più andati, complici i due spareggi da incubo contro la Svezia nel 2017 e contro la Macedonia del Nord nel 2022. Il pesante 3-0 subito in Norvegia qualche settimana fa ha già in parte compromesso anche la rincorsa a un biglietto diretto che vale un posto in Nordamerica l’anno prossimo e allora i dirigenti della FIGC hanno deciso di correre ai ripari esonerando Spalletti e chiamando Gattuso.

L’allenatore calabrese, che da giocatore ha indossato l’azzurro in 73 occasioni alzando la coppa del mondo nel 2006, avrà un solo compito, ossia riportare il suo paese ai Mondiali. “È un sogno che si avvera - ha detto il 47enne a proposito del nuovo incarico - Io spero di fare quello che ha fatto Marcello Lippi, non alzare la coppa ma ricreare la medesima alchimia nello spogliatoio. Voglio che chiunque venga a Coverciano arrivi con grande entusiasmo e spero di portare un clima familiare. La parola famiglia penso sia la più importante”.