La Nazionale svizzera femminile è entrata nella fase finale della preparazione in vista degli Europei casalinghi, che prenderanno il via il 2 luglio a Basilea contro la Norvegia. Da Macolin, l’allenatrice Pia Sundhage ha tracciato un quadro chiaro delle sue priorità: «È un lungo viaggio. Alcune giocatrici stanno ricaricando le batterie, altre sono qui, ma il messaggio è che nessuna deve dare per scontato il proprio posto. Solo così il livello si alzerà». Il modulo di riferimento resta il 3-5-2, ma Sundhage ammette di avere alternative pronte: «Sono piuttosto testarda, ma ho un piano B e uno C, anche se cerco di nasconderli”.
I dettagli faranno la differenza e abbiamo tempo ora di curarli per bene
Pia Sundhage
Sul piano tattico, l’attenzione è rivolta a due aspetti chiave emersi dall’ultima uscita: maggiore compattezza difensiva sotto pressione e capacità di trasformare in partita quanto provato in allenamento nella fase offensiva. «Stiamo creando troppo poco. È qualcosa su cui dobbiamo lavorare», ha spiegato la CT. Non mancano gli infortuni, ma l’allenatrice svedese guarda con ottimismo alla costruzione del miglior gruppo possibile, sottolineando l’importanza di «abbracciare la pressione» e di puntare sulla qualità della prestazione oltre che sul risultato.