Amnesie difensive, Lugano sconfitto

Dopo due buone partite con il nuovo allenatore in panchina, in casa Lugano sembrano essere tornati i vecchi fantasmi. Errori difensivi e mancanza di grinta sono risultati decisivi a Zurigo, dove i bianconeri sono incappati in un ko contro il Grasshopper per 4-3 e sono stati raggiunti in classifica proprio dalle Cavallette e scavalcati dal Thun, vittorioso 1-0 a San Gallo con un gol di Gelmi all'88'.

Dopo un inizio di match piuttosto soporifero, al 25' sono stati i padroni di casa a portarsi in vantaggio sugli sviluppi di un corner. Con Kiassumbua rimasto sulla riga, Djuricin ha insaccato in seguito a un parapiglia nell'area piccola. Il gol ha però dato la scossa alla squadra di Abascal che al 38', alla prima vera azione offensiva, ha trovato il pari con Junior dopo un bell'appoggio di Piccinocchi.

La ripresa si è aperta nel peggiore dei modi. Al 48' infatti, la retroguardia ticinese si è fatta ancora trovare impreparata e dopo un "liscio" di Sulmoni Kodro ha infilato il 2-1. I cambi del tecnico spagnolo (dentro Vécsei, Cringoj e poi Manicone) hanno provato a dare sostanza, anche se al 61' Kodro ha potuto firmare la doppietta personale su assist di Doumbia con la difesa del Lugano (portiere compreso) ancora mal piazzata.

Con un colpo d'orgoglio i bianconeri sono riusciti a colmare il gap con un rigore di Junior al 69' e con un'autorete all'87', ma meno di 1' dopo aver colto il 3-3 ancora Kodro ha ridato il definitivo vantaggio ai suoi, complice un altro errore di Kiassumbua. Il ko fa doppiamente male ai bianconeri, che ritornano così a tremare in classifica e soprattutto sembrano aver di nuovo smarrito quelle poche certezze viste contro Thun e Sion.