Alessandro Lucarelli ne ha vissute di ogni nella sua carriera. Mai però si era dovuto confrontare con un fallimento. Ebbene qualche mese fa il "suo" Parma è caduto in bancarotta. Il capitano non ne ha voluto sapere di abbandonare la nave e ha deciso di ripartire con la squadra dalla Serie D.
"Io e mio fratello proveniamo da una famiglia operaia con valori forti, la mia è stata una scelta di cuore"
Alessandro Lucarelli
A 38 anni avrebbe potuto appendere le scarpe al chiodo: "Vero, ma non sono fatto così. La mia coscienza mi ha detto di continuare. Pure i tifosi e i dipendenti stavano vivendo una situazione drammatica. Sono persone a cui voglio bene, non potevo lasciare". Il difensore è tornato anche sulla scorsa stagione: "Non è stato semplice, pensavamo più alle vicende societarie che al campo. Non auguro a nessuno di vivere una situazione simile". Tagliente il suo commento finale sul calcio italiano: "Il nostro calcio è malato, va rifondato, ma devono cambiare delle norme. Troppe persone guardano solo ai propri interessi".
Calcio, l'intervista ad Alessandro Lucarelli (24.08.2015)
RSI Sport 24.08.2015, 14:14