L'ex calciatore brasiliano Ronaldinho Gaucho è stato arrestato ieri ad Asuncion, in Paraguay, per la seconda volta in 48 ore con l'accusa di essere entrato nel Paese con un passaporto falso. Il nuovo arresto rappresenta un improvviso colpo di scena nella vicenda che sta coinvolgendo l'ex stella di Milan e Barcellona, Pallone d'Oro 2005, giunto giorni fa in Paraguay con il fratello Assis, per presentare il suo libro "Genius of Life" e partecipare ad iniziative benefiche.
Mercoledì i due erano stati fermati all'improvviso dalla polizia che aveva perquisito la loro residenza nello Yacht Resort alla periferia di Asuncion e aveva contestato a Ronaldinho il possesso di un documento di identità falso. Il giorno successivo l'ex atleta era stato arrestato e posto in detenzione domiciliare, ma poi rimesso in libertà. Successivamente lo stesso organismo ha diffuso attraverso la sua pagina Facebook un comunicato in cui ha indicato che l'ex atleta e suo fratello sono stati arrestati e consegnati al Gruppo speciale della polizia nazionale, a disposizione della magistratura.
A Ronaldinho nel 2018 le autorità brasiliane avevano ritirato il passaporto, con contestuale divieto di viaggi all'estero per 10 mesi, a causa di un'ammenda non pagata relativa alla costruzione di un molo nel lago Guaiba, effettuata nel 2015 senza averne i relativi permessi.
L'arresto di Ronaldinho in Paraguay (07.03.2020)
RSI Sport 07.03.2020, 00:00