Calcio

Un cuore, due bandiere, una partita

Anche nell'Albania c'è chi ha forti legami con la Svizzera

  • 11.09.2012, 12:37
  • 05.06.2023, 19:46
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Il capitano albanese Lorik Cana

  • KEYSTONE

Manca poco. Alle 20h30, in uno stadio gremito in ogni ordine di posti, si affronteranno Svizzera e Albania. In questi giorni è stato detto e ripetuto più volte che la sfida di Lucerna ha un sapore speciale per cinque rossocrociati dalle radici albanesi; ma anche dall’altra parte qualche giocatore per diversi motivi è legato al nostro paese, vuoi perché ci gioca, vuoi perché ci ha vissuto.

Burik Kukeli dello Zurigo, ad esempio, è calcisticamente svizzero; Armando Sadiku, è il bomber del Lugano e fino all’anno scorso del Locarno, e pensa che gli elvetici di origini albanesi se verranno fischiati "si sentiranno male, perché se il cuore ti batte per l'Albania ti batte solo per l'Albania"; il capitano Lorik Cana, centrocampista della Lazio, in gioventù ha abitato a Losanna e ha pure militato in una compagine locale, il Dardania, attualmente in Seconda Lega.

“Dai 7 ai 17 anni ho vissuto a Losanna”, dice, “è stato un posto veramente importante per me e per la mia famiglia. Per questo è una partita speciale. Ma per me la sola squadra nazionale in cui posso giocare è quella della mia patria. O gioco per la mia patria o per nessun altro”.

Cana conosce personalmente Granit Xhaka e quando ha optato per la Svizzera si sono parlati. “Quando l’ho sentito aveva già giocato benissimo con la Under 17 svizzera. Avrebbe avuto voglia di giocare con la Nazionale (albanese, ndr) e per quello lo ringrazio. Ma non è stato possibile e quindi ha scelto la Svizzera. Io lo rispetto come uomo e come giocatore e spero che farà una grande carriera”.

Gallery audio - Un cuore, due bandiere, una partita

  • Intervista a Lorik Cana

    RSI Sport 11.09.2012, 13:43

  • Intervista ad Armando Sadiku e Gianni De Biasi

    RSI Sport 11.09.2012, 20:29

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