di Giancarlo Dionisio
Se c'è uno sport in cui la sorte gioca un ruolo determinante, questo è il ciclismo. Puoi avere gambe, cuore, testa, squadra, un pingue conto in banca, ma se la iella ti colpisce, proprio non ce n'è. Oggi ne ha fatto la conoscenza il Team Sky quando si è presentata sotto le spoglie di un agente di polizia stradale che si è fermato a bordo carreggiata trascinando a terra mezza squadra britannica, leader compresi. Eroico, Geraint Thomas, è risalito in sella cercando di limitare i danni. Prostrato, Mikel Landa, è sprofondato.
Se c'è chi paga, sul fronte opposto c'è chi beneficia. Sarebbe tuttavia ingeneroso imputare il trionfo di Nairo Quintana sul Blockhaus ad una semplice questione di fortuna. No. Il colombiano oggi è stato impeccabile: nella gestione della squadra che ha subito scoperto le carte del suo leader, e soprattutto nella gestione delle proprie risorse personali. Nairo ha scritto una pagina spettacolare del Giro del centenario. Lo ha fatto con insistente coraggio, proponendo una sequenza di attacchi che hanno progressivamente stroncato la resistenza di tutti i rivali.
Tuttavia un cronoman come Tom Dumoulin ed un corridore completo con Thibaut Pinot gli hanno concesso solo briciole. E martedì, dopo la giornata di riposo, la crono di 40 km del Sagrantino potrebbe provocare un altro ribaltone.
Legato alla 9a tappa del Giro d'Italia del 14.05.2017.