“Il derby? Quel che è certo è che ci saranno tante emozioni”

Sono tanti i giocatori che hanno indossato sia la maglia dell’Ambrì che quella del Lugano, ma Michael Joly è il primo straniero della storia a passare direttamente dal sottoceneri al sopraceneri. Un trasferimento, il suo, che ha fatto secondo logica discutere. “Il nuovo general manager a Lugano non mi ha voluto e me l’ha detto chiaramente, l’Ambrì invece ha dimostrato interesse e ho pensato che per me fosse la soluzione ideale - ha spiegato il nuovo numero 77 dei biancoblù - Se sono dispiaciuto? No, non lo sono. Penso solo che non fosse troppo professionale il modo in cui è stata gestita la situazione, ma non dirò molto in merito perché è stato quello che è stato. Ora è tempo di guardare avanti e sono entusiasta di essere qui”.

Apparso tranquillo e rilassato, Joly ha comunque ribadito più volte di essersi trovato bene in bianconero: “Mi dispiace per i tifosi, che mi hanno sempre trattato bene. Quella di andarmene, in fondo, non è stata una mia decisione, ma per me è giunto il momento di guardare avanti. Ora sono in una squadra che mi ha voluto fortemente, l’accoglienza è stata fantastica e sono pronto a dare il mio meglio per questa società”. Una società, quella leventinese, che lo ha stuzzicato anche per il modo di giocare: “Qui si vuole un hockey fatto di transizioni veloci, che penso possano sposarsi bene con le mie caratteristiche. L’allenatore mi ha chiesto di sorprendere gli avversari, di segnare gol importanti e di fare la differenza nei momenti chiave”.

La voglia di rivalsa potrà essere un ingrediente per dimostrare a se stesso e agli altri che qualcuno si è sbagliato. “L’aspetto principale non è di provare che il Lugano abbia avuto torto, ma che l’Ambrì abbia avuto ragione. Come ho detto, qui sono stato accolto bene. Ho trovato dei giocatori che lavorano molto duro in allenamento e un ambiente piuttosto semplice. Si percepisce che c’è una grande famiglia”. Impossibile, infine, non chiedere a Joly cosa si aspetta dal primo derby stagionale? “Non ne ho ancora parlato molto, perché solitamente sono uno che pensa giorno dopo giorno. Quel che è certo è che ci saranno tante emozioni, vedremo cosa succederà con l’avvicinarsi della partita”.