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Allo staff e al DS i tanti meriti della rinascita bianconera

Nel Lugano di fine anno brillano anche Canonica e Müller, meno invece Sekac

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Ora bisogna confermarsi

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Di: Lorenzo Boscolo 

Cavalcata impressionate di un Lugano che ha cambiato pelle in 34 sfide. Nelle ultime quattro partite: beffato dalle squadre più esperte e forti come Zurigo e Davos, con l’Ajoie e soprattutto con i Tigers la disciplina, la solidità e una certa dose di umiltà hanno fatto la differenza.

Staff e DS

Mitell, Hedlund, Morini, Ore e il DS Steinmann hanno rivoltato come un guanto una squadra che alla fine della scorsa stagione ha sfiorato la catastrofe. Aldilà dei sistemi di gioco scelti, degli allenamenti specifici, delle tattiche e dei nuovi innesti va sottolineata la calma olimpica degli uomini al comando. Esemplare. 

Canonica

È in assoluto il giocatore più in vista per il suo netto miglioramento, è ancora giovane i margini sono di crescita, sin qui si è rivelato essere un giocatore “a 360°” ossia completo: fisico, sa essere veloce e intelligente nelle sue scelte, e sa pure segnare con continuità.

Müller

La rivoluzione Mittel è iniziata dalla difesa, lui è il simbolo di questo settore, probabilmente si è ricordato di essere stato un difensore di NHL.

Sekac

“Paciugone”, è in assoluto lo straniero meno efficace del gruppo. Lo vedi perché ci mette il fisico, lo noti perché pasticcia e perde troppi dischi…e non è sufficiente la rete di Langnau per uscire dalla mediocrità.

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A tutto hockey

A tutto Hockey 23.12.2025, 23:20

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