"Il contesto bianconero è più difficile"
Klaus Zaugg mette sotto la lente il contrastante inizio di stagione di Ambrì e Lugano
Dopo la pausa dedicata alla Nazionale, le formazioni ticinesi sono ritornate in pista ma con sentimenti contrastanti. "Lugano e Ambrì hanno gli stessi punti: un sogno per i leventinesi, un mezzo incubo per i bianconeri - ha affermato Klaus Zaugg - I secondi sono abituati a costruire la loro storia sui titoli del successo, i primi sono invece già felici di continuare a far parte del massimo campionato. Noi ricordiamo sempre le difficoltà dei biancoblù ed una posizione più privilegiata del ricco Lugano, in realtà dovremmo ragionare al contrario", ha continuato il 64enne.
Emozioni differenti, ma stesse difficoltà in termini di stranieri: "La concorrenza nell'accaparrarsi i giocatori più forti è sempre più elevata, siamo abituati a vedere l'Ambrì come una società con pochi mezzi e quindi in difficoltà mentre si tende a considerare strano che Domenichelli e il ricco Lugano non riescano a pescare stranieri decisivi. I giocatori liberi sono però pochi e senza un pizzico di fortuna è difficile ingaggiarli, non dimentichiamo però che da soli non bastano", ha puntualizzato il redattore di Watson.ch.
I punti di forza di Ambrì e Lugano sono sicuramente in panchina. "Cereda e McSorley non potrebbero essere più differenti - ha affermato Zaugg - Il primo conosce alla perfezione la mentalità ticinese, interpreta la filosofia del club insieme a Duca e tutto quello che dice è in un certo senso vangelo; Chris è uno straniero, anche quello che dice lui è parola d'ordine ma credo che attualmente il suo problema sia doppio: il Lugano lo rispetta troppo, ma anche lui ha parecchia riverenza verso la società", ha concluso il 64enne.