di Piergiorgio Giambonini
Domenica mattina in pista per un Lugano finalmente tornato a respirare l’aria e i ritmi del campionato. Ritmi che, dopo le tre settimane di stop imposte da una pandemia che a fine novembre aveva messo ko quasi tutto lo spogliatoio, per i bianconeri significano tre partite da giocare in 6 giorni. L’avvicinamento a Natale in casa HCL è insomma particolarmente intenso, ma in fondo è proprio quello che squadra e staff bianconeri andavano cercando dopo la lunga assenza forzata dalla scena agonistica.
Vinta all’overtime venerdì a Bienne una partita sì a fasi alterne ma giocata fondamentalmente oltre le aspettative (dalle prime due occasioni sfruttate per andare sul 2-0, alla capacità di non panicare in un secondo tempo dominato dal Bienne, e poi di riprendere in mano la partita e, appunto, vincerla), il Lugano torna in pista lunedì sera a Zugo, in casa dunque dell’attuale miglior squadra per media punti-partita (2,12), per poi ospitare mercoledì il terzo derby stagionale.
L’allenamento domenicale è intanto servito a Pelletier per operare un paio di ulteriori ritocchi in uno schieramento offensivo che il coach già aveva completamente rivoluzionato per la partita di Bienne. Al centro tra Bertaggia e Boedker si è infatti visto l’austriaco Herburger, al posto dunque di Kurashev, passato in quarta linea tra Lammer e, a turno, il rientrante Sannitz (che dopo i 45 punti di sutura al volto per la discata rimediata settimana scorsa indossa una speciale maschera protettiva), Traber e Romanenghi. Sul fronte difensivo, come numero 7 a Zugo farà il suo debutto in NL, dopo Ugazzi, l’altro 19enne Näser. Sempre lontani dal ghiaccio invece l’infortunato Zurkirchen e, per i postumi del COVID-19, Loeffel, Suri e Antonietti.
I terzetti d’attacco: Fazzini, Arcobello, Bürgler; Bertaggia, Herburger, Boedker; Morini, Lajunen, Walker; Lammer, Kurashev, Traber (Sannitz, Romanenghi).
Le coppie di difesa: Riva, Heed; Wellinger, Chiesa; Wolf, Nodari; Näser.