Marc Marquez, sulla Ducati del Team Gresini, torna a vincere una gara della MotoGP a distanza di 1’043 giorni dal suo precedente successo colto a Misano nel 2021, quando ancora correva per Honda. In quell’appuntamento romagnolo, il fenomeno catalano era sembrato tornare ad essere il solito intrattabile demone, esattamente come prima della terribile caduta rimediata a Jerez de la Frontera nel 2020 che aveva rischiato di mettere fine alla sua carriera. Quello stesso Gran Premio di Misano si rivela però essere tutt’altro che una prima tappa di rinascita.
Nel 2022, Marc Marquez non solo deve fare i conti con un nuovo caso di diplopia, ma deve anche sottoporsi alla quarta operazione al braccio destro lesionato a Jerez: asportazione della vecchia placca, taglio dell’omero e rotazione dello stesso di 30°, tutte procedure resesi necessarie dopo un ritorno in pista troppo precoce. All’amato nonno Ramón, Marc fa una promessa: “Questa è l’ultima operazione al braccio. Ma voglio provarci un’ultima volta. Se non funziona, seguirò il tuo consiglio e smetterò di correre”. Di nuovo il tasto “pausa”, di nuovo lacrime e frustrazione, ma anche quella voglia di non arrendersi che lo porterà a prendere la decisione più difficile della sua carriera: a fine 2023, dopo una storia d’amore durata 11 anni, lo spagnolo lascia la Honda, e accetta – si saprà poi – di correre sostanzialmente gratis per Gresini, team privato che vanta una Ducati.
Il giorno della sua presentazione ufficiale, avvenuta al Cocoricò di Riccione, Marc Marquez ripete come un mantra di voler solo “tornare a ballare con i migliori”. E dalla discoteca, ai circuiti, il passo è breve. E qui si torna ad Aragon 2024 e all’esultanza mostrando i muscoli. Poi, un altro terremoto mediatico: per il 2025 viene scelto come compagno di Francesco Bagnaia in Ducati ufficiale. Gli appassionati si dividono, i tifosi di Valentino Rossi – che ancora lo accusano di aver apertamente ostacolato l’italiano nella caccia al titolo del 2015 – insorgono. Ma Ducati non vuole sentire ragioni. E fa bene. Perché Marc Marquez dimostra di essere semplicemente il più forte di tutti, forse il più forte di sempre. E allora tutto torna ad avere un senso, tutto alla fine paga, ripaga, ed appaga. Così, come appagati forse dovremmo essere noi, che un giorno potremmo raccontare “io c’ero”.
Moto, l’editoriale sul trionfo di Marc Marquez (La Domenica Sportiva 28.09.2025)
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Moto, il servizio sul GP del Giappone (La Domenica Sportiva 28.09.2025)
RSI Sport 28.09.2025, 17:25
Il commento di Elias Bernasconi (Rete Uno Sport 28.09.2025, 12h30)
RSI Sport 28.09.2025, 15:18
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