Max Verstappen il predestinato

Nato per correre, figlio di genitori piloti, Max Verstappen con il secondo titolo consecutivo ha confermato di essere un predestinato a segnare la storia della Formula 1. Pochi ne dubitavano, ma il 25enne l'ha provato in maniera incontestabile: dopo un duello epico nel 2021 contro Lewis Hamilton, l'olandese ha dominato la stagione 2022 per entrare nel club dei piloti che possono vantare almeno due titoli, che conta ora 17 membri.

Come dice lui però, "inutile di comparare le diverse epoche tra loro". Verstappen sta scrivendo la propria storia, seguendo le orme paterne e materne. Papà Jos ha corso 107 GP tra il 1994 e il 2003, conquistando due podi. Mamma Sophie Kumpen, belga, è stata campionessa di kart, dove era compagna di squadra di Jenson Button. Per Max non ci sono mai stati dubbi, come aveva dichiarato già nel 2015: "Era chiaro che sarei diventato pilota pure io. Anche se i miei genitori sono divorziati, quando torno a casa continuiamo a parlare di corse. Siamo una famiglia di piloti".

Il più giovane pilota a debuttare in F1 (nel 2015 a 17 anni) e anche il più precoce a fare punti (sempre quell'anno), la stagione seguente diventa pure il più sbarbatello a vincere un GP nel suo debutto sulla Red Bull. Non è invece diventato il più giovane campione del mondo, preceduto da Vettel, Hamilton e Alonso. Ma poco importa, perché dopo essersi accontentato di qualche fiammata su macchine inferiori, da quando ha avuto in mano una monoposto vincente ha conquistato 22 gare in due anni, portando il totale di GP vinti a 32. Dimostrando tanto sangue freddo, nonostante ancora qualche reazione focosa fuori dalla pista. E davanti a lui ha ancora molto tempo per diventare il pilota più titolato della storia.