Primo maggio 1994, primo maggio 2014: sono passati 20 anni da quella tragica domenica nella quale Ayrton Senna, in diretta TV, al settimo giro della gara di Imola va dritto alla curva del Tamburello e muore. Uno schianto letale che capita solo un giorno dopo quello dell’austriaco Roland Ratzenberger, due dopo l’incidente di Rubens Barrichello, che ne esce miracolosamente incolume.
Una stella della Formula 1 che non tramonta mai, se è vero che ancora oggi, a due decenni dalla sua scomparsa, il suo ricordo è più vivo che mai e le celebrazioni in suo onore non si contano. Anche perché non ha conosciuto il declino nei suoi 10 anni di carriera.
La sua rivalità con il compagno di squadra alla McLaren Alain Prost rimarrà per sempre scolpita nella storia della Formula 1. Con la scuderia diretta da Ron Dennis il pilota nato a San Paolo il 21 marzo 1960 ha vinto 35 dei 96 GP disputati dal 1988 al 1993, trionfando per tre volte nel Mondiale.
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Ayrton Senna in immagini
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