dall'inviato in Qatar Silvio Reclari
A due giorni dalla sfida cruciale contro la Serbia, il clima in casa svizzera sembra piuttosto sereno. Al termine dell'allenamento diversi giocatori si sono fermati per una sessione di tiri in porta supplementare e tra urla, risa e schiamazzi è capitato anche di vedere un gran gol di Cömert. Sono rimasti in campo a calciare fino alla fine anche Shaqiri e Okafor, ma in seno al clan rossocrociato sembra esserci un po' meno fiducia per il loro recupero.
"Quando aumenta l'intensità del lavoro si vede che manca ancora qualcosa - ha spiegato Pier Tami - prima di tutto vediamo come reagiscono all'allenamento di oggi, e poi c'è ancora un giorno che ci fa ben sperare. Per la partita contro la Serbia abbiamo bisogno giocatori pronti ad andare a mille".
Come ci siamo preparati? Facendo capriole e salti mortali
Pier Tami
Se sia pretattica o se realmente anche nella terza partita non potremo contare su due dei nostri attaccanti più talentuosi è difficile dirlo. Nel caso non ce la facessero o Yakin decidesse di tenerli per l'ultima mezz'ora, alto a destra difficilmente sarà riproposto Rieder dopo quanto fatto vedere col Brasile. Spazio più probabilmente a uno tra Aebischer ed Edimilson Fernandes, entrato con grinta lunedì scorso.
Mondiali 2022, l'intervista a Pier Tami sulle condizioni di Shaqiri e Okafor (30.11.2022)
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Mondiali 2022, l'intervista a Pier Tami su Serbia-Svizzera (30.11.2022)
RSI Sport 30.11.2022, 19:16
Il commento di Paolo Laurenti (Rete Uno Sport 30.11.2022)
RSI Sport 30.11.2022, 19:40
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