Qatar 2022

La nostra top 11 di Qatar 2022

Messi e Mbappé non possono mancare, "sorprese" Amrabat e Gvardiol

  • 18 dicembre 2022, 22:52
  • 24 giugno 2023, 02:47
Top 11 Mondiali

La nostra formazione

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dagli inviati in Qatar Gargantini, Laurenti e Reclari

E.Martinez - Avevamo pensato a Szczesny, ma ergendosi a protagonista ai rigori sia nei quarti che in finale la maglia numero uno spetta a lui. Senza dimenticare anche la paratona su Kuol negli ottavi che ha evitato i supplementari con l'Australia e quella su Kolo Muani al 120' della finalissima.

Hakimi - Se il Marocco scrive la storia è perché sulle fasce vanno come dei treni. Davanti a lui c'è Ziyech con cui si intende a meraviglia e che spesso e volentieri asseconda i suoi inserimenti.

Gvardiol - okay, in semifinale Messi lo porta a spasso, ma qui si vuol premiare il torneo. E soprattutto la sicurezza, l’efficacia e l’eleganza di uno che ha vent’anni. Venti, sì, avete capito bene.

T.Silva - Rigori a parte, nell’unica partita che il Brasile perde lui siede in panchina per il turnover. A 38 anni è ancora al top atleticamente e impeccabile nell’interpretazione del ruolo. Trova anche il tempo per un assist da trequartista di lusso.

T.Hernandez - Parte dalla panchina ma ci resta solo per un quarto d'ora. Sulla corsia di sinistra prende il posto di suo fratello Lucas, interpretando il ruolo alla sua maniera: crea una valanga di occasioni per i compagni e in semifinale segna un gol spettacolare al Marocco.

Amrabat - Rendimento impressionante. Primo per palloni recuperati, chilometri percorsi e passaggi completati. Assieme a Ounahi ha formato una sorprendente coppia di centrocampisti dalla doppia P: polmoni e piedi. Non solo corsa e recuperi, ma anche padronanza nella costruzione del gioco. L’anima della rivelazione Marocco. Il tackle su Mbappé in semifinale è iconico.

Modric - “In amore l’età non conta”. E infatti il 37 enne Modric il calcio lo ama e lo fa amare a chi lo osserva. Elegante come sempre, il biondo 10 croato non si risparmia mai nemmeno in copertura. È l’ultimo dei suoi a mollare, ma quando l’Argentina prende il largo il suo allenatore gli concede una meritatissima standing ovation per la uscita di scena.

Griezmann - Quattro anni fa aveva trascinato con gol (4) e assist (2) MVP della finale, stavolta gioca da centrocampista, mediano, tuttofare al servizio della squadra. Ed è altrettanto immenso, finale esclusa.

Messi - Con due finali perse sarebbe stato difficile considerarlo il migliore di tutti i tempi. Con un titolo di campione del mondo e due gol nella finale più pazza e bella di sempre, fate voi... semplicemente GOAT.

Mbappé - Nemmeno a Pelè era riuscita una tripletta in finale. Kylian resuscita due volte la Francia ma la Coppa gli sfugge. Avrà almeno altri 3 tentativi, il futuro è suo. Chiude con 8 reti e il titolo di capocannoniere.

J.Alvarez - Vera rivelazione di questo Mondiale. Scala velocemente le gerarchie di Scaloni e si ritaglia un posto fisso al fianco di Messi con tanta corsa, ma pure parecchia qualità che lo portano a firmare 4 reti. E ha solo 22 anni...

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