TOP 11: attacco stellare Messi-Mbappé-Lewa
Malgrado la sconfitta con il Brasile, Akanji trova posto al centro della difesa
dagli inviati in Qatar Gargantini, Laurenti e Reclari
Szczesny - Il 2-0 polacco sull'Arabia Saudita è un risultato bugiardo: senza i miracoli a raffica del portiere della Juve, tra cui un rigore e il succesivo tap-in, saremmo qui a raccontare tutta un'altra storia.
Rezaeian - Sigilla la vittoria sul Galles con un delizioso tocco sotto a coronamento di una prestazione strepitosa. Teoricamente farebbe il terzino, ma in realtà governa tutta la fascia destra iraniana.
Souttar - Potrebbe fare il granatiere, ma anche giocare a rugby. Oltre al fisico ha senso della posizione e in area non ce n'è per nessuno.
Akanji - Nonostante la sconfitta con il Brasile e la zavorra della diffida, annulla Richarlison in combutta con Elvedi, dando ragione al City che ha deciso di investire su di lui in estate.
Estupiñan - Aveva già impressionato all'esordio, con i Paesi Bassi si conferma tuttofare di qualità della propria fascia di competenza. Quella sinistra per chi non lo sapesse.
Amrabat - Il gol che sblocca la partita è di Sabiri, le invenzioni sono tutte o quasi di Zyech ma se il Marocco riesce nell'impresa di battere il Belgio lo deve anche, o forse soprattutto, alla sostanza messa in campo dal giocatore della Fiorentina.
Casemiro - C'è chi lo dipinge solo come un ruvido mediano che assicura gli equilibri, invece ahinoi a nostre spese dimostra anche di avere i colpi da vero brasiliano.
Kramaric - Deve aver preso sul personale le provocazioni della vigilia del CT canadese. Una doppietta e tante giocate offensive... semplicemente devastante.
Messi - Per un'ora è l'emblema di un'Argentina impotente e paralizzata dalla paura. Poi però ne diventa il simbolo: suo il gol che rilancia l'Albiceleste. Ora con 8 reti in 21 partite è quasi come Maradona: i numeri corrispondono ma il quasi lo toglieremo solo a titolo in bacheca.
Mbappé - L'unico a concedere il bis, perché unico lo è sempre di più. La Francia perde i pezzi, ma finché potrà contare sul fuoriclasse del PSG in queste condizioni, Deschamps può dormire sonni tranquilli.
Lewandowski - Poteva starci il coreano Gue-Sung o l'intramontabile Aboubakar, ma l'emozione e le lacrime del bomber polacco per il primo attesissimo gol mondiale, dopo aver sbagliato il rigore contro il Messico, sono la parte bella di un calcio sempre più artificiale.