"Vincere a Wengen è fantastico. Io vengo dall'Emmental, non lontano da qui e imporsi nella gara di casa non ha prezzo". Beat Feuz è logicamente più che soddisfatto dopo aver messo per la terza volta la firma sulla discesa del Lauberhorn, pista a lui congeniale come nessun'altra: "Nemmeno io so spiegare il successo che riesco ad avere qui, tre vittorie è qualcosa di indescrivibile e non dimentichiamo che sono stato due volte secondo".
Non c'è molto da dire, sono felicissimo
Beat Feuz
Durante la premiazione il bernese ha voluto omaggiare la sua compagna Katrin, invitandola sulla foto di rito: "È la persona più importante per me, mi sostiene a casa e durante le gare, mi ha seguito per tutta la carriera e il suo supporto è stato ancora più tangibile dopo gli infortuni, quindi ci doveva essere".
Ai microfoni di SRF il 32enne ha descritto la propria gara: "In partenza ho rischiato perché ho sciato senza protezione alla mano, cosa che non avrei dovuto fare. Il mio medico non sapeva niente", ha ammesso. "Poi ho fatto un errore andando troppo diretto sulla porta e per un attimo non ero più sicuro se andava ancora bene, ma devo aver avuto dei razzi sotto i piedi".