L’ormai infinito duello tra i due più forti giocatori al mondo questa volta è andato a Novak Djokovic (ATP 2), che decisamente ha maggior feeling con le Finals. Un torneo che al contrario pare proprio indigesto al numero uno del ranking Rafael Nadal, ancora a secco di titoli. Il serbo si è infatti imposto a Londra per 6-3 6-4 in 1h36', bissando così il successo dello scorso anno ottenuto contro Roger Federer (7) e arrivando a quota tre in totale, dopo il primo trionfo nel 2008 a Shanghai contro Nikolay Davydenko (53).
La vittoria di Nole non è però stata così netta come il risultato sembri indicare. Il maiorchino ha infatti combattuto in modo feroce, come è sua natura, prima di alzare bandiera bianca di fronte ad un avversario che ancora ha messo in evidenza un’incredibile condizione fisica e una strabiliante capacità di rispondere sempre colpo su colpo. Avanti subito 3-0 nel primo set, il Djoker si è fatto rimontare dall’iberico fino al 3-3, per poi riallungare cogliendo il break all’ottavo game con un colpo semplicemente magistrale. Nel secondo parziale è invece risultato decisivo il servizio perso da Rafa nel terzo gioco.
Djokovic conquista così il 41o titolo nella sua già strepitosa carriera e accorcia ulteriormente le distanze nel testa-a-testa con Nadal, che comunque vede sempre avanti lo spagnolo per 22-17.
Piccola consolazione spagnola nel doppio
Per la Spagna una piccola consolazione è arrivata nel torneo di doppio, dove Fernando Verdasco e David Marrero, teste di serie numero 6, hanno battuto i fortissimi gemelli statunitensi Bob e Mike Bryan, numeri uno al mondo, dopo una battaglia conclusasi sul 7-6 6-7 (3/7) 10-7.
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