Anna Kiesenhofer sorprende tutte

Successo inatteso e decisamente clamoroso nella gara in linea femminile di ciclismo con l'austriaca Anna Kiesenhofer che è andata a conquistare la medaglia d'oro grazie ad una fuga iniziata dal primo chilometro di gara. La trentenne viennese - una che ha alle spalle una notevole carriera accademica in fisica e matematica (e un lavoro al Politecnico di Losanna, dove vive) ma che mai finora aveva vinto una gara a livello internazionale - ha beffato tutte le grande favorite, in particolare le atlete olandesi che con Marianne Vos e Anna van der Breggen avevano colto gli ultimi due ori olimpici a Londra e Rio de Janeiro.

Su un percorso molto simile a quello maschile, ma ridotto a 137km, la Kiesenhofer è partita subito all'attacco con altre quattro compagne, rimanendo poi da sola a circa due terzi del percorso. Pur in solitaria e nonostante la strenua resistenza dell'israeliana Omer Shapira e della polacca Anna Plichta (tra le compagne di fuga dell'austriaca), la Kiesenhofer è riuscita a mantenere il proprio vantaggio sul plotone, dal quale si è staccata nel finale l'olandese Annemiek van Vleuten, argento con 1'15" di ritardo, seguita dall'italiana Elisa Longo Borghini (già bronzo a Rio). Lontana l'unica svizzera al via, Marlen Reusser, 46a a 9'31".

Tra le grande deluse spicca in particolare proprio il nome della tre volte campionessa del mondo Van Vleuten che, dopo essere stata coinvolta in un caduta a 66km dalla fine (che le ha fatto tornare in mente il tremendo incidente occorsole ai Giochi del 2016), ha provato in tutti i modi a raggiungere la fuggitrice non venendo però mai spalleggiata dalla pur forte formazione olandese.