Quando Jesus Angel Garcia fece la sua prima apparizione alle Olimpiadi una bella fetta dei suoi compagni e avversari non erano nemmeno nati. Il 51enne spagnolo ha infatti preso parte, partecipando all'odierna 50km di marcia, alla sua ottava edizione dei Giochi, peraltro concludendo la massacrante prova con un più che onorevole 35o posto. Specialista della più lunga disciplina dell'atletica a cinque cerchi, l'iberico ha fatto il suo esordio olimpico a Barcellona 1992, quando aveva 22 anni, chiudendo con un ottimo 10o posto. Dopo aver conquistato il titolo mondiale a Stoccarda l'anno successivo, Garcia si è poi messo in bacheca altri tre argenti iridati e un argento e un bronzo a livello continentale. Il miglior risultato a livello di Giochi, per contro, è arrivato a Pechino 2008 con un quarto rango, dopo che ad Atene aveva concluso quinto.
Le otto presenze olimpiche del marciatore olimpico sono un record per l'atletica, ma non a livello assoluto. Vi sono infatti altri undici atleti ad aver raggiunto tale quota - tra cui la ginnasta uzbeka Oksana Chusovitina e il cavaliere australiano Andrew Hoy, pure arrivati a otto proprio qui a Tokyo - e c'è anche chi ha saputo fare meglio. Il primato assoluto detiene ad un altro cavaliere, il canadese Ian Millar, il quale ha disputato ben 10 olimpiadi (tra il 1972 e il 2012: la prima a 25 anni, l'ultima a 65) mentre in tre hanno raggiunto quota nove: il velista austriaco Hubert Raudaschi e due specialisti del tiro, il lettone Afanasijs Kuzmins e il georgiano Nino Salukvadze (anche lui presente a Tokyo 2020).