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Rileggiamo la Divina Commedia

Purgatorio, canto IX

Guido Calgari legge e commenta il IX canto del Purgatorio. Durante la notte Dante sogna di essere afferrato da un'aquila dalle piume d'oro e portato nella sfera del fuoco. Svegliatosi di soprassalto dal sogno, Virgilio gli spiega che sono arrivati nei pressi della porta del Purgatorio grazie a Santa Lucia. Il lettore viene avvisato che da questo luogo in avanti, data la materia da trattare, il tono della narrazione verrà elevato. Tre sono i gradini che conducono alla porta del Purgatorio: il primo di marmo bianco; il secondo di pietra scura, ruvida e arsa; il terzo di porfido rosso sangue. Su invito di Virgilio, Dante si getta ai piedi dell'angelo guardiano e supplica di poter entrare. L'angelo apre la porta e raccomanda loro di non voltarsi indietro, una volta entrati, pena l'allontanamento definitivo dal Purgatorio. Dante e Virgilio entrano e odono il canto Te Deum laudamus, accompagnato dal suono dell'organo.

  • 25.03.2021
  • 17 min
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