Giorgio Orelli legge e commenta il XXV canto del Purgatorio. Durante la salita per la settima cornice, Stazio spiega il concetto delle tre anime dell'uomo: all'atto del concepimento l'uomo viene dotato dell'anima vegetativa e successivamente di quella sensitiva; Dio infine infonde in ognuno l'anima razionale, la quale attiva le virtù presenti nell'essere umano, dando origine a un'unica anima, che assomma in sé le facoltà vegetativa, sensitiva e intellettiva. Con la morte, l'anima si scioglie dal corpo ma conserva le tre facoltà. Alla fine del canto, i tre poeti giungono alla settima cornice, da cui si sprigiona un grande fuoco in cui i lussuriosi devono espiare la loro colpa.