Pace fatta tra Teheran e le potenze mondiali sul futuro del programma nucleare iraniano. Le parti, riunite da giorni a Vienna per trovare un’intesa, hanno finalmente raggiunto un accordo.
La Repubblica islamica ha accettato di aprire agli ispettori dell'ONU i propri siti nucleari, compresi quelli militari. Il testo approvato prevede, inoltre, che l'embargo delle Nazioni Unite sulle importazioni di armi da parte dell'Iran sarà mantenuto per cinque anni, mentre quello che riguarda l'acquisto di missili non potrà essere tolto prima di otto anni. Il documento precisa pure che le sanzioni saranno ripristinate qualora entro 65 giorni l'Iran non soddisferà tutte le richieste.
I punti principali dell'intesa concordata a Vienna. Clicca sull'immagine per ingrandirla
Se gli Stati Uniti, l'Iran, la Russia e i paesi Occidentali,
Svizzera compresa, hanno salutato con soddisfazione l'intesa raggiunta dopo anni di non facili negoziati, così non è per Israele che, attraverso i
l premier
Benyamin Netanyahu, ha dichiarato: "L'intesa sul nucleare iraniano è un errore di portata storica". Dello stesso avviso pure la viceministra degli Esteri israeliana,
Tzipi Hotovely, secondo la quale: "Lo Stato di Israele agirà con tutti i mezzi per impedire la ratifica di questo accordo".
ATS/reuters/bin
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