L’accordo sul programma nucleare iraniano è finalmente realtà. Oggi, martedì, a Vienna è stata annunciata l’intesa raggiunta tra i paesi occidentali e Teheran. Un accordo che, da più parti, viene salutato positivamente, ma che in Israele è stato criticato duramente.
Per Barack Obama si tratta di un accordo storico, che permette "di interrompere la diffusione delle armi nucleari in Iran". In un discorso televisivo, trasmesso pure dalla televisione pubblica iraniana, il presidente statunitense ha ricordato che: "Con questo accordo potremo controllare che Teheran non sviluppi un’arma nucleare; abbiamo ottenuto trasparenza e apertura ai controlli a tutti i siti iraniani”.
L'inquilino della Casa Bianca ha aggiunto: "Abbiamo raggiunto un'intesa affinché l'Iran rimuova 2/3 delle sue centrifughe per produrre uranio arricchito, indispensabile per le armi atomiche, per i prossimi 10 anni. Il paese eliminerà anche gran parte delle sue scorte di questo materiale. Non solo, grazie a questa intesa non potrà produrre plutonio per almeno 15 anni".
"Per la prima volta i nostri ispettori potranno verificare tutti gli impegni sottoscritti. Questo è un accordo che non si basa sulla fiducia, ma sulla verifica reale e puntuale degli ispettori, che potranno accedere a tutte le strutture iraniane 24 ore su 24 per i prossimi 25 anni. Toglieremo gradualmente le sanzioni, che saranno ripristinate qualora l’intesa non dovesse essere rispettata", ha ammonito Obama, che ha invitato il Congresso statunitense a ratificare il documento poiché "Sarebbe irresponsabile allontanarsi da questo accordo; porrò il veto a qualsiasi legge che si opporrà all'attuazione dell'intesa".
L'ira di Israele
Putin e Rouhani fedeli alleati
"Questo patto è un errore di portata storica", ha dichiarato poco dopo l’annuncio del documento il premier israeliano Benyamin Netanyahu, che ha aggiunto: “l'Iran disporrà adesso di centinaia miliardi di dollari con i quali potrà rilanciare i meccanismi del terrorismo, il suo espansionismo e la sua aggressività in Medio Oriente e in tutto il mondo”. Dello stesso avviso pure la viceministra degli Esteri israeliana, Tzipi Hotovely, che ha ammonito: "Lo Stato di Israele agirà con tutti i mezzi per impedire la ratifica di questo accordo".
Putin: "Il mondo può tirare un sospiro di sollievo"
Di tutt’altro avviso la posizione del presidente iraniano,
Hassan Rouhani, che attraverso twitter ha dichiarato: “Abbiamo risolto una crisi, ora si aprono nuovi orizzonti e nuove sfide”. Un suo discorso al paese è atteso in giornata. Dello stesso avviso pure
il leader del Cremlino,
Vladimir Putin, che ha salutato positivamente l'accordo raggiunto sostenendo: "Il mondo può tirare un sospiro di sollievo, si è puntato sulla stabilità e sulla cooperazione; questo accordo è importante anche per la lotta contro il terrorismo in Medio Oriente". Soddisfazione è stata espressa da Londra e dall'Italia. Il presidente
Sergio Mattarella ha affermato che l'accordo segna un'inversione di tendenza, mostrando che anche in Medio Oriente "è possibile percorrere fruttuosamente la strada del dialogo e della diplomazia".
ATS/Reuters/AFP/ bin
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