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Eugenio Montale e il bulldog

Incontro con Gilberto Lonardi - di Massimo Zenari

Eugenio Montale

Eugenio Montale non è "soltanto" un grande poeta d'amore, è un poeta che nel suo cammino ha voluto e "dovuto" rispondere anche alla tragedia della Seconda guerra mondiale: ciò che lo ha portato a diventare "un grande classico della contemporaneità poetica italiana, come minimo". Sono le parole di Gilberto Lonardi, titolare della cattedra di Letteratura italiana all'Università di Verona, interprete finissimo di Dante, Manzoni e Leopardi, e che al poeta genovese ha dedicato un'intera vita di lettore e studioso. Quest'anno Lonardi ha dato alle stampe, per i tipi di Marsilio, il volume
Winston Churchill e il bulldog. Livelli della "Ballata" e altri saggi montaliani, che raccoglie cinque contributi scritti nell'arco di un trentennio. Ad emergere, tra il "romanzo familiare" e la "ruspa" della storia, è la figura di un Montale "altro". Massimo Zenari, giovandosi di materiale d'archivio (un'intervista al poeta realizzata da Giorgio Fubiani nel 1964), ha colto l'occasione per incontrarlo.

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Eugenio Montale e il bulldog - Incontro con Gilberto Lonardi

Laser 30.08.2011, 02:00

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