Sabato con.... su LA 1

Una serata dedicata a Russell Crowe

In occasione dei suoi 60 anni

  • 3 aprile, 11:30
Gladiatore

Il Gladiatore

Per celebrare Russell Crowe, sabato 6 aprile dalle 20.40 su RSI LA 1 andranno in onda due pellicole dell’attore neozelandese, fra cui il suo più grande successo “Il gladiatore”.

“In realtà sono una rockstar” ama ripetere con un pizzico di ironia Russell Crowe presentando la sua band (i Gentlemen Barbers), con cui di recente si è cimentato anche in tour europeo. Da giovane, infatti, sognava di fare il cantante, ma con la sua prima band non riuscì a raggiungere il successo. La sua vita ha poi preso una piega diversa e per il ragazzo nato a Wellington, Nuova Zelanda, il 7 aprile 1964 si sono spalancate le porte di Hollywood.

Dopo i primi incoraggianti ruoli in patria, si trasferisce dapprima in Australia e poi negli Stati Uniti dove inizia la sua carriera dorata fatta di successi. È grazie a L.A. Confidential del 1997 (accanto a Kim Basinger, Danny DeVito e Guy Pearce) che diventa a tutti gli effetti una stella del firmamento del cinema. In seguito ottiene la prima candidatura all’Oscar e ai Golden Globe per Insider - Dietro la verità di Michael Mann nel 1999.

Ma l’apice del successo lo tocca nel 2000 con l’Oscar per Il Gladiatore, le candidature per A Beautiful Mind e la vittoria come miglior attore in una miniserie per The Loudest Voice - Sesso e Potere. E sarà proprio il celebre film di Ridley Scott ambientato ai tempi dell’antica Roma che aprirà la serata su LA 1.

In questa epica pellicola, che segnò anche la consacrazione di Joaquin Phoenix, Russell Crowe veste i panni di Massimo Decimo Meridio, prima generale dell’Impero Romano e poi gladiatore in cerca di vendetta. Una storia carica di pathos, con numerose scene ormai entrate nella storia del cinema. Come quella iniziale che vede le truppe romane impegnate in una decisiva battaglia contro i barbari nel 180 d.C.
Scena passata alla storia, oltre che per la spettacolarità, anche per le leggendarie frasi “Al mio segnale, scatenate l’inferno” e “Fratelli, ciò che facciamo in vita, riecheggia nell’eternità!”.

Il film, che ha rilanciato la carriera del regista di Alien e Blade Runner, è un kolossal imponente, visivamente impeccabile e capace di ammaliare, facendo passare in secondo piano qualche imprecisione storica. Girato fra Toscana, Marocco e Malta, fu un enorme successo di pubblico e un trionfo agli Oscar con cinque statuette vinte: miglior film, miglior attore protagonista, costumi, sonoro ed effetti speciali, su dodici nomination.

E a fine 2024 arriverà al cinema anche il sequel, sempre girato da Scott, che vedrà per protagonista Lucius, il figlio di Massimo. Un seguito già molto discusso per gli enormi costi di produzione che sono lievitati fino a superare quota 300 milioni di dollari, quasi il doppio rispetto alla cifra inizialmente preventivata.

Anche il film proposto in seconda serata vedrà per protagonista la coppia Ridley Scott – Russell Crowe, in questo caso alle prese con un’inusuale (per loro) commedia romantica. Il lungometraggio del 2006 vede l’attore neozelandese nei panni di Max Skinner, un banchiere senza scrupoli che ha sacrificato la sua vita privata in favore della carriera, finendo anche per procurarsi molte antipatie. Quando lo zio Henry (Albert Finney) muore, Max è costretto a recarsi in Provenza per vendere la tenuta e il vigneto di proprietà del parente, abbandonando così per qualche giorno la monotona routine. Ma la permanenza si allunga più del previsto e Max è sempre meno intenzionato a vendere quanto ora in suo possesso. L’incontro con la bella Fanny (Marion Cotillard), proprietaria del bistrot locale, complicherà ulteriormente la situazione e il protagonista finirà per rivedere le sue priorità, tornando ad apprezzare i piccoli grandi piaceri della vita di cui si è privato per troppo tempo.

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