vino dealcolato o analcolico
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PATTI CHIARI 03.10.2025

Vini dealcolizzati: moda o salute?

Al centro della puntata anche la sfida al supermercato tra Prix garantie, M budget e prodotti standard

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IL VINO - SENZ'ALCOL - FA BUON SANGUE
di Emanuele Di Marco e Fabio Salmina

Contraddizioni, segreti, difetti e virtù del vino dealcolizzato

Sono sbarcati in sordina, ma ormai li troviamo un po' dappertutto: sugli scaffali dei supermercati, nelle carte dei ristoranti, nelle cantine dei produttori, nei negozi online: sono i vini dealcolizzati, ovvero vini tradizionali, ma... privati dell'alcol.
L'ultima novità del mercato? Non proprio, considerando che il sistema per "estrarre" l'alcol dal vino è stato messo a punto oltre un secolo fa. Ma se l'idea è vecchia, la tendenza a consumarli è modernissima, e a far sì che sempre più persone scelgano questi vini dealcolati sembra essere proprio la sete di... benessere: negli ultimi anni, infatti, le ricerche scientifiche hanno portato alla luce i danni dell'alcol, hanno confermato l'assenza di "dosi sicure", hanno sottolineato i rischi correlati al bere alcolici. Non è un caso, insomma, che il consumo di vino tradizionale è in calo, in Svizzera e all'estero.
Ma, allora, l'arrivo sulle nostre tavole dei calici di vino dealcolizzato è solo positivo? A guardare i prezzi, non viene sempre voglia di brindare. E anche un'occhiata alla lista degli ingredienti rivela qualche sorpresa. A proposito di etichette, poi: dicono tutta la verità sul tasso (non) alcolico di questi vini? Per scoprirlo, abbiamo fatto analizzare da un laboratorio nove vini dealcolati acquistati nella Svizzera italiana.
Ma il vero test è quello del gusto: davvero possiamo sostituire un calice di vino tradizionale con uno di vino dealcolato? Patti chiari ha fatto degustare rossi, bianchi e rosé senz'alcol a gente comune, appassionati e veri e propri esperti.
Il tutto, alla cieca naturalmente. Che cosa sarà emerso?



M-BUDGET E PRIX GARANTIE: LA SFIDA DEI CIBI A BUON MERCATO
Produzione RTS/A Bon Entendeur

Alimenti "primo prezzo": ne beneficia il portafoglio, ma la qualità?

Tra gli scaffali dei reparti alimentari di Migros e Coop, la loro presenza è andata crescendo negli anni. Parliamo dei prodotti M-Budget e Prix Garantie, le linee "primo prezzo" che i due giganti della grande distribuzione hanno lanciato anni fa per rispondere all'arrivo in Svizzera dei discounter tedeschi Aldi e Lidl. Se la convenienza è garantita, come la mettiamo con la qualità? E soprattutto: i prodotti "primo prezzo" hanno un impatto sulla nostra salute? Una dietista ha spulciato per noi le etichette di una quarantina di alimenti "low cost" dei due supermercati, confrontandole con quelle dei prodotti "standard" equivalenti. Dall'analisi di ingredienti e valori nutrizionali emergono risultati a volte sorprendenti. E al palato ci sono differenze evidenti? Uno chef ha degustato alla cieca due pesti industriali di Migros e due di Coop: come se la saranno cavata i prodotti delle linee primo prezzo?

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