Vivienne Westwood
Se molti giornali oggi si riferiscono a Pelè come al re dal calcio, quasi altrettanti - con una certa enfasi giornalistica – nel ricordare Vivienne Westwood parlano di Regina del Punk. E certamente la stilista britannica, morta ieri a 81 anni a Londra, ha portato un enorme contributo al formarsi di nuovi stili e modi di vestire nel Regno Unito degli anni ’60, a cominciare proprio dal Punk: Westwood fu compagna di Malcolm Mc Laren, produttore dei "Sex Pistols", e contribuì a creare la loro immagine; ma fu anche attivista ambientalista ante litteram e molto altro. La ricordiamo con Maria Luisa Frisa, critica e curatrice, professoressa all'Università di Venezia dove dirige il corso di laurea in Design della moda e Arti Multimediali. Tra i suoi lavori recenti ricordiamo "Le forme della moda", ripubblicato da poco da il Mulino in una versione aggiornata.
Pensare a Gaber
Vent’anni fa, il 1 gennaio 2003 scompariva Giorgio Gaber, cantautore, massimo esponente del teatro canzone, attore e regista. Soprannominato “Il Signor G” è stato anche un chitarrista di valore ed è considerato tra i più importanti artisti dello spettacolo e della musica italiana del secondo dopoguerra. Ricordiamo Giorgio Gaber ad Alphaville insieme ad Andrea Scanzi, giornalista, scrittore e drammaturgo. Per le Edizioni Paper First ha da poco pubblicato il libro: “E pensare che c'era Giorgio Gaber”.
DOSSIER – Cinque nomi del cinema svizzero italiano
La piccola ma effervescente macchina del cinema svizzero italiano, raccontata nella settimana post-natalizia da cinque affermati protagonisti del settore. Concludiamo il nostro cammino con Klaudia Reynicke, di formazione sociologa e antropologa, affermata e apprezzata documentarista e regista svizzero-peruviana.
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